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per la serie LO È O LO FA

Per la serie 

LO E’ O LO FA?

La galleria Francesco Foresta 

ospita (forse...)

I racconti Dello Scemo del Villaggio” di Simone Mele

Venerdì 20.04.18, ore 19.00

 

Ci sono quelli “ca se fingenu fessa” e ci sono i fessi “ca se cridenu bueni” ma rimangono fessa.... I primi scelgono di vivere con ironia e pazienza la propria esistenza, i secondi mettono a dura prova l’esistenza e la pazienza degli altri e sono oggetto d’ironia. 

Malgrado questa chiara Visione del genere umano, il dubbio rimane sempre ... lo è o lo fa??? 

 

Nel tentativo di dipanare questo eterno dilemma, la galleria Francesco Foresta, attestato contenitore culturale, con il riconoscimento della Fondazione Città del Libro, ha l’onore di ospitare ciò che in molti già definiscono un must della cultura salentina, “I racconti dello scemo del villaggio”, un appuntamento cool dove tutti i leccesi sono ansiosi di battere le mani (a nfacce...) al poliedrico autore, Simone Mele, un tributo dovuto a questo degno figlio di... questa terra!!!

 

Un libro dalla verità “vera” che ... non può mancare nelle librerie di noi leccesi; un libro dalla verità “giusta”... dove l’autore “tene” bisogno, ”non può continuare “cu stae cu nu banchettu abusivu su lu corsu”.

calatibu a mpauta e cattatibu stu libru!!!

 

#tuttoècultura

Il teatro: la politica in scena

L’opportunità di poter ospitare ed ascoltare illustri studiosi di questa nobile arte, diviene per il movimento civico occasione per condividere e riprendere gli incontri pubblici, un processo di innovazione culturale che ha generato le visioni e l’ impegno di tanti cittadini che nella primavera passata hanno aperto le finestre al vento del cambiamento di una Lecce, libera, serena ad equilibrata, determinando uno straordinario risultato politico nel segno del civismo. Una Visione spinta dal vento del Grecale che unisce Lecce e Siracusa, polis di una stessa terra sempre Magna, un contributo che coinvolge e invita a guardare lontano oltre l’Italia e l’Europa. Noi tutti dovremmo guardare al teatro inteso nel termine più classico della tradizione, come impegno civile e poetico, attraverso l’arte dell’oratoria e l’etica della morale, ” spiega l’architetto Alfredo Foresta, presidente di Visioni da Sud, “un impegno che si tramanda, il pensiero antico dell’uomo moderno in una società moderna, che agisce con la coscienza del luogo in cui vive, nel rispetto della collettività con cui si confronta e nella responsabilità delle proprie scelte. L'architettura stessa del teatro é sinonimo di civiltà, espressione di equilibrio e di rispetto tra uomo e natura.” 

 

Lunedi, 9 aprile 2018, ore 18.30, il movimento politico culturale Visioni da Sud, nella galleria Francesco Foresta a Lecce presenta il TEATRO: la politica in scena. 


Un incontro che si inserisce all’interno dell’iniziativa di carattere nazionale promossa da Theatron, un’anteprima del Festival del teatro greco di Siracusa e dalla fondazione INDA (Istituto nazionale del Dramma Antico).


Il tiranno è il _«convitato di pietra»_ della polis greca, anzi della città antica in tutto il suo sviluppo. Ma è Atene il luogo dove il fantasma del tiranno opera come antagonista, fonte di rifiuto o di fascino: e il teatro, tragico e comico, non fa che affrontarlo.

Tiranno, eroe, governo: ascesa e declino_ è il filo conduttore della stagione teatrale 2018 organizzata dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico, che porterà in scena nel teatro greco di Siracusa, dal 10 maggio all’8 luglio.

Un’anteprima itinerante organizzata in collaborazione con l’Università del Salento e il suo Laboratorio Interdisciplinare del Mediterraneo, la Fondazione Gianfranco Dioguardi, l’AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica), gli Editori Laterza.

L’iniziativa proseguirà il 10 aprile a Bari, presso l’Aula Magna del Palazzo Ateneo.

Lèmme Lèmme _ fotografie di Marcello Moscara

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Dal 22.12.2017 al 06.01.2018 la Galleria Francesco Foresta ospita Lèmme Lèmme di Marcello Moscara.

Del Salento, Marcello Moscara conosce ogni colore, ogni spazio, ogni tradizione, ogni sapore, ogni storia. E’ dai suoi libri fotografici che ho capito meglio questa terra diversa, bellissima, antica, nuova, chiusa tra due mari, massimamente gentile, dolcissima, nei suoi abitanti e nei suoi paesaggi. E per questo gli sono grata, io lombarda, di avermi anticipato come sia facile restare incantati, innamorarsi, delle distese di giganteschi ulivi, dei nobili paesi antichi, dei sorrisi della gente, di quel tu che tutti ti danno e che sono il segno dell’accettazione, dell’accoglienza, della solidarietà, dell’amicizia. Per lui quella grande terra è una fonte inesauribile di immagini, di memorie, di avventure:  questa volta l’ha reinventata lemme lemme, cioè percorrendola a piedi, con la lentezza dell’antico viandante, la curiosità dell’esploratore, la pazienza di chi cerca la sua fortuna dovunque possa capitargli e sa che potrà scoprirla solo così, senza fretta, per caso, senza  una meta precisa. E  per riraccontare un Salento dai colori incantevoli, questa volta ha scelto la solennità, la precisione, la grande luce, il buio intenso, l’arcano del bianco e nero: una sfida d’arte, di sentimento, di visione, in cui, privati del loro colore, diventano luce e ombra, splendore e cupezza, mistero e rivelazione, il rosso della terra, l’argento degli immensi ulivi, il marrone dei loro tronchi centenari, il verde cupo degli agrumeti, il grigio dei vecchi muri di sasso, il rosa della pietra delle case, l’incontro di tutti gli azzurri tra cielo e mare, i colori chiassosi delle decorazioni per le feste del Santo Patrono che nessuna modernità potrà mai cancellare. Lemme lemme, alla scoperta dell’attimo, del momento sorprendente e irripetibile, della vera istantanea, delle storie che ognuno può inventarsi, guardando le immagini che il fotografo senza meta ha fissato per sempre, trasformando il tempo della natura, della bellezza, della quotidianità umana, in opere d’arte contemporanea: il muretto su cui è distesa la figura di un uomo che riposa, e che divide mare e terra di identico grigio, le rocce aspre che paiono montagne inconquistabili, il pescatore che butta in mare  con un gesto armonioso la rete, creando un disegno astratto contro il cielo, il vecchio rubinetto che il sole illumina in un punto che pare diventare una gemma, la parete bianca su cui si stagliano, appese a una corda, ad asciugare, calze e collant, come in un’opera astratta, la luce accecante del sole che si riflette sul mare, il cerchio nell’acqua di una pozzanghera come fosse un vuoto di Anish Kapoor. Un nuovo mondo, un Salento inimmaginato e immaginifico, e la conferma del talento, in questo caso di vera arte, di Marcello Moscara. Natalia Aspesi 

Natale in galleria Francesco Foresta

Natale in galleria Francesco Foresta racconta il tempo e i luoghi delle arti e dei mestieri tra tradizione e innovazione, tra odori e colori di culture che si incontrano.

Un momento di riflessione di un temporary shop dove poter ricercare e condividere il proprio pensiero di Natale.

 

Dal 08.12.2017 al 07.01.2018 apertura serale sino alle 22.00

presenta

via federico d'aragona 1, lecce

galleria francesco foresta

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